Il 3 gennaio si è svolto ad Acri (CS) un Tributo al Teatro Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, ideato e organizzato da Gian Luigi Ago, Eugenio Alfano e Claudia Bellucci.
La manifestazione si è svolta in due parti: una Lezione-spettacolo nel pomeriggio e un concerto la sera.
La lezione-spettacolo, anteprima di quella già programmata nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, è stata condotta da Gian Luigi Ago, Eugenio Alfano e Claudia Bellucci e verteva su alcuni dei filoni fondamentali che hanno attraversato il Teatro-Canzone (l’io-diviso,coppia-famiglia-sessualità, appartenenza-politica, democrazia-libertà, mercato-massa-conformismo).
Ciascuno dei temi era introdotto da una presentazione e intervallato da filmati tratti dagli spettacoli di Gaber, diapositive e la lettura di estratti da canzoni, monologhi e interviste rilasciate da Gaber.
Gian Luigi Ago ha inoltre eseguito alla chitarra tre brani del Teatro Canzone (Cerco un gesto, un gesto naturale- L’impotenza- Il conformista).
La struttura ideata per parlare di GG ha funzionato alla perfezione. Ripercorrere il Teatro Canzone attraverso alcuni dei filoni principali, ha dato un’idea molto chiara di quello che ha rappresentato la riflessione ultra-trentennale di G/L su individuo e società.
I temi in discussione sono stati proposti in modo tale da evidenziare l’essenziale, pur nella completezza sostanziale; questo per non rendere troppo “pesante” e troppo “lezione” quello che ufficialmente è stato un convegno ma che aveva più la natura di un cordiale incontro.
E’ stato sorprendente vedere numerosi studenti (alcuni accompagnati anche dal loro professore di Filosofia) prendere appunti e seguire le due ore di discussione con estrema attenzione.
I filmati degli spettacoli di Gaber e gli interventi di Eugenio, Gian Luigi e Claudia, che ha puntualizzato i temi con estratti da interviste a GG e da brani di canzoni, ha contribuito a rendere molto scorrevole l’intera discussione.
E’ stata una grande emozione sentire l’applauso del pubblico sgorgare spontaneo dopo la visione di alcuni filmati, come dopo la proiezione degli oltre 14 minuti di “Io se fossi Dio”, quasi si fosse davvero a un concerto di GG.
La parte serale era il momento più atteso della manifestazione.
Giulio D’Agnello, accompagnato alla chitarra da Meme Lucarelli (del gruppo “Mediterraneo”) ha ripercorso alcuni dei momenti musicali più importanti del TC e ha poi proposto per la prima volta ben sei pezzi del nuovo repertorio da lui composto con Luporini e che farà parte di un CD di prossima realizzazione: “Forse un uomo” “Quello che accade dopo” “Il letto” “La pazzia” “Il testimone” “Ironia amica mia”.
E’ stata in un certo senso un’anteprima del concerto di mercoledì 10 gennaio al Fuori Orario di Reggio Emilia, in cui tutti i brani di D’Agnello-Luporini saranno proposti con l’intera band dei “Mediterraneo”.
Nel finale Giulio ha proposto un paio di brani popolari calabresi. Questo anche in virtù del fatto che Giulio in passato, nelle sue esperienze di musica etnica, ha avuto modo di collaborare e suonare con Otello Profazio, che ha mandato il suo saluto alla manifestazione, anche se, per motivi di salute, non ha potuto partecipare per eseguire insieme all’amico Giulio un paio di brani.
L’interesse per la manifestazione e la partecipazione sono stati superiori alle aspettative e la manifestazione si è rivelata una riuscitissima formula per la maggior conoscenza e approfondimento di una delle più grandi riflessioni del secondo Novecento su individuo e società: il Teatro Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
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