Nato a Verona nel 1962 è attivo in teatro dal 1978. Attore, autore e regista teatrale e cinematografico. Dall’inizio della sua carriera sino alla fine degli anni ottanta lavora in compagnie “di giro”, con le quali porta in scena i classici del teatro italiano e straniero. Collabora anche con Ave Ninchi, Virgilio Zernitz, Raoul Grassilli, Alfredo Bianchini, Carlo Bagno, Franco Difrancescantonio, Giuseppe Maffioli.
Nel 1994, inizio della sua carriera come attore monologhista, porta in scena l’opera di Gaber e Luporini: “Il Grigio”. Nel 2004, insieme al musicista e cantante Giulio D’Agnello, realizza lo spettacolo di Teatro Canzone intitolato: “Se ci fosse…Gaber”. A proposito di questo lavoro, Sandro Luporini ha dichiarato:
” Ho esaminato il progetto di Paiusco e D’Agnello e lo ho approvato. Mi è piaciuta l’idea di vestire le canzoni dell’album “Io non mi sento Italiano” con dei monologhi nuovi. Ho sempre affermato che io e Giorgio durante il nostro percorso artistico non abbiamo “figliato” molto, ma ritengo che Giulio e Stefano rappresentino invece un degno risultato della nostra opera. Ho letto i monologhi scritti da Paiusco e mi sono piaciuti. Stefano scrive molto bene e ha una capacità interpretativa diversa da quella di Giorgio, ma allo stesso tempo molto potente e piena di energia. Abbiamo analizzato insieme lo spettacolo e ho dato loro dei suggerimenti. Sono contento di questo progetto perchè pur essendo un affettuoso omaggio alla nostra opera, conta anche di una propria dignità e originalità.”
Verso la fine degli anni novanta inizia un percorso di teatro civile di denuncia, sempre come autore e attore monologhista o come lui stesso ama definire, di “cuntastorie”. Scrive ed allestisce una serie di spettacoli che lo portano a recitare non solo nei teatri, ma anche nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nelle università e nei circoli culturali.
Nel 2003, sempre a Miliano, recita insieme a Marco Paolini in una serata dedicata alle vittime della strage di Piazza Fontana, a Pietro Valpreda e Pino Pinelli.
Alla fine del 2003 scrive e porta in scena insieme all’orchestra d’archi “I Violini di Santa Vittoria” il monologo intitolato: “Il paese dei cento violini”. Ha dichiarato il grande regista Pupi Avati, a proposito dello spettacolo, “Il Paese dei Cento Violini”:
” Ho molto ammirato lo spettacolo di Stefano Paiusco. Ho ritrovato l’infanzia di mia madre e molti dei miei ricordi. In questo racconto Paiusco ha dimostrato una notevole capacità di ricostruire un tratto della nostra vicenda umana”.
Nel 2004 realizza il suo primo film-documentario, prodotto dal Comune di Verona, su Vittore Bocchetta e sui ribelli che combatterono dal 1941 al 1945 nella Verona del nazifascismo.
Sempre nel 2004, da un’idea di Dalia Gaberscik (figlia di Giorgio Gaber) incide con Giulio D’Agnello per la Carosello Records, il cd “L’illogica speranza” tributo al teatro-canzone di Gaber e Luporini. Dichiara ancora Sandro Luporini sul retro di copertina del cd:
“Spesso, parlando del nostro lavoro con Giorgio, mi sono trovato a dire che quello che facevamo non era diventato un “genere” nè uno specifico teatrale destinato ad avere seguito. Insomma, forse mi dispiaceva un po’ di non aver “figliato”. Mi rimangio quelle parole specie dopo aver conosciuto Giulio D’Agnello e Stefano Paiusco. Non aolo avevamo figliato, ma grazie a loro ho avuto il piacere di trovarmi di fronte ad espressioni di ottimo livello. Li ringrazio.”
Alterna la sua attività di autore, attore e regista teatrale a quella di docente di corsi teatrali nelle scuole. Insegna teatro d’impresa e “public speaking” (parlare in pubblico) all’Università degli Studi di Verona,in collaborazione con il Professor Claudio Baccarani, docente presso la facoltà di Economia e Commercio. Di recente ha tenuto degli stage anche presso la facoltà di economia di Torino e presso la Banca Popolare di Verona. Collabora infine con l’Azienda Ospedaliera di Verona e precisamente con il Prof. Francesco Calabrò, primario di chirurgia toracica presso l’ospedale di borgo Trento di Verona, allestendo spettacoli nell’ambito di convegni medici e tenendo corsi sullo psicodramma.