Davvero una bella serata quella nel raccolto ambiente del Teatro Animosi di Carrara, serata nel ricordo dell’indimenticabile GG.
Alla serata di Carrara ha partecipato personalmente Sandro Luporini, che l’ha voluta inserire nelle programmazioni correlate alla sua mostra, visitabile fino al 22 gennaio al Palazzo Ducale di Massa, mostra con moltissime opere, di cui alcune inedite.
A me è toccato l’onere e l’onore di introdurre il concerto con un veloce excursus su quelli che io ritengo i cardini del Teatro Canzone e con l’annuncio, fatto pubblicamente per la prima volta, dell’esecuzione di alcuni brani inediti del prossimo CD scritto da Sandro Luporini insieme a Giulio D’Agnello e i Mediterraneo, nell’arrangiamento con l’intero gruppo. Il concerto si è svolto intorno ad alcuni dei brani più significativi di Gaber e Luporini, intervallati da piccoli monologhi di presentazione, scritti dallo stesso Luporini.
Giulio e i Mediterraneo hanno ormai acquisito una cura degli arrangiamenti che, pur rispettando la loro scelta di lettura filologica dei brani del TC di G/L, dona ad essi una coloritura molto personale.
Ma il clou della serata è stata l’esecuzione di quattro dei nuovi pezzi che andranno a far parte del nuovo CD: “Forse un uomo” “La pazzia” “Quello che accade dopo” “Il testimone”. Le canzoni del nuovo CD sono quasi tutte incentrate sul tema dei sentimenti e del rapporto di coppia, visti ovviamente in quell’ottica analitica personale a cui già ci aveva abituato Luporini nei lavori con Gaber. Tra i brani non mancano però momenti laceranti e feroci, come “La pazzia” e quel “Diogene” che sembra ripercorrere i passi del più famoso “Io se fossi Dio”.
Questo “Luporini innamorato” descrive in queste canzoni un universo prevalentemente al femminile, in cui la donna riscatta la sua essenza, apparendo come un valore aggiunto alla dimensione umana. Anche a me è piaciuta particolarmente “Il testimone” che ascoltavo per la prima volta nella versione arrangiata con l’intero gruppo. Il “testimone” altro non è che la donna. C’è un verso che mi piace molto che così recita: “per ogni donna solo la vita è degna di memoria, senza quel vizio di lasciare un segno nella propria storia…” In alcune canzoni si avverte il tocco lieve e meditativo della pittura di Luporini con quei paesaggi e quelle atmosfere tipicamente “luporiniane” che anche nei lavori con GG sono riscontrabili più volte come, ad esempio, in brani come “L’illogica allegria” “L’attesa” “Io e le cose”.
Nella versione in CD l’arrangiamento sarà ancora più curato con strumenti che provengono dalla tradizione etnica da cui proviene la matrice musicale di Giulio e i Mediterraneo, arrangiamenti difficilmente riproducibili dal vivo, ma che sul CD contribuiranno, nelle intenzioni dei musicisti, a rendere la musica il più conforme possibile alle emozioni e agli stati d’animo sottesi ai testi di Luporini. Credo che alla fine ne verrà fuori un ottimo lavoro, vuoi per l’esperienza musicale dei musicisti, vuoi per i testi di Luporini, che non hanno certo bisogno di ulteriori prove e conferme.
Un’ultima annotazione riguarda la conferma che ho avuto ancora una volta di come Luporini sia attento anche alla parte musicale delle canzoni. E’ stato prodigo di consigli e suggerimenti su ritmi, tempi, volumi, uso degli strumenti, dimostrando una competenza musicale insospettata e soprattutto che il suo interesse alle composizioni è un interesse a 360° e che non si ferma solo alla scrittura dei testi.
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